Giorgio Pressburger è stato un regista di teatro e cinema e scrittore ungherese naturalizzato italiano. Il suo vero nome era György. Autore di testi teatrali (Esecuzione, 1965; Missione compiuta, 1973; Eroe di scena, fantasma d’amore, 1986), ha esordito come narratore con i racconti Storie dell’ottavo distretto (1986) e il romanzo L’elefante verde (1988), alla cui stesura aveva partecipato anche il fratello gemello Nicola (scomparso nel 1985). Successivamente ha pubblicato diversi volumi di racconti (La legge degli spazi bianchi, 1989; Il sussurro della grande voce, 1990; La coscienza sensibile, 1992; Denti e spie, 1994; I due gemelli, 1996), storie quotidiane o insolite che si distinguono per grottesca tragicità. Sono seguiti La neve e la colpa (1998, premio Viareggio), affresco del Novecento evocato dalla voce di coloro che hanno subito la Storia, e L’orologio di Monaco (2003) dedicato alle figure umili o straordinarie della sua famiglia. Del 2004 è il saggio Sulla fede.